Birmania | Myanmar - templi a Bagan

Viaggi Birmania (Myanmar) - il sito archeologico di Bagan

Immaginate un’ansa di grande fiume, l’Ayeyarwady, che scorre in una zona fertile e pianeggiante; una superfice archeologica di circa 40 kmq  disseminata di templi e pagode (circa 2.000) costruite tra l’XI e il XIII secolo... Salendo in cima ai monumenti apparirà ai vostri occhi un panorama spettacolare con migliaia di stupa che vi circondano e il grande fiume che scorre lentamente.

Difficile descrivere e commentare i numerosi templi costruiti secondo stili differenti nei vari periodi in cui Bagan era il fulcro culturale e religioso più importante dell’intera Regione.

Durante il Regno di Bagan, durato all’incirca 2 secoli, lo stile architettonico adottato per la costruzioni degli edifici si è evoluto velocemente seguendo varie influenze che hanno contribuito a migliorare ed elaborare le forme, dare più luce agli spazi interni e utilizzare materiali provenienti anche dall’India. In quel periodo furono costruiti anche numerosi monasteri ed edifici in legno con elaborate decorazioni che purtroppo nel tempo sono andati completamente distrutti; gli edifici in pietra e mattoni fortunatamente si sono conservati fino ad oggi, alcuni sotto la protezione dell’UNESCO sono oggetto di lavori di ristrutturazione e di conservazione.

La principale differenza tra gli edifici che si trovano a Bagan è quella che c’è tra uno zedi (pagoda) e un patho (tempio): il primo è una costruzione senza spazi al proprio interno e dove quasi sempre è custodita qualche reliquia del Buddha; il patho invece è un tempio all’interno del quale si trovano varie immagini del Buddha,all'inizio veniva costruito solitamente intorno ad un cubo centrale e con una sala interna poco illuminata da finestre traforate; più avanti vennero progettati spazi interni molto illuminati con dimensioni grandiose e alcune terrazze.

Gli edifici più importanti sono:

Ananda Pahto (1.105); Shwegugyi Pahto (1.310); Gawdawpalin Pahto (1.211); Mahabodhi Pahto 1.211); Shwesandaw Pahto 1.060); Dhammayangyi Patho (1.170); Sulamani Pahto (1.181); Mingalazedi Zedi (1.284); Shwezigon Zedi (1.057).

In alcuni templi è consentito l’accesso, in altri è possibile arrampicarsi sulla cima e vedere ogni volta panorami incredibili; in alcuni templi all’interno si sono conservate belle pitture murali. Incontrerete poi tanti graziosi templi minori che potrete visitare.

Le ore più belle da trascorrere a Bagan sono all’alba e al tramonto, quando i colori del cielo assumono tonalità tenui; una leggera nebbiolina a volte si alza alla mattina presto donando ai paesaggi un tocco magico. Sono diversi i templi dalla cui cima si può ammirare un bel tramonto, il più famoso forse è il Shwesandaw Paya che a volte è troppo affollato, meglio cercarne uno più isolato e tranquillo. L’alternativa è quella di salire su un pallone aerostatico (mongolfiera) che con un volo di circa 2 ore vi consentirà di vedere Bagan da una prospettiva affascinante.

Sono necessari almeno 2/3 giorni per visitare Bagan, oltre ai templi vi è la possibilità di visitare alcuni laboratori artigianali dove si producono oggetti laccati (lacqueware), in particolare nel villaggio di Myinkaba, ad un km circa da Old Bagan. Nel sito archeologico di Bagan si può spostare in auto o più romanticamente noleggiare con una spesa modesta una carrozza trainata da cavallo.

I dintorni di Bagan - Mount Popa
A circa 1 ora di strada da Bagan, nella zona delle colline, si erge un picco che una volta era un vulcano attivo (1.520 mt slm); sulla cima è stato costruito un tempio, dimora dei 37 Nat (spiriti) più potenti della religione animista del Myanmar; ancora oggi questo è un tempio molto venerato, i Nat influenzano la vita quotidiana di ogni Birmano. Occorre ingraziarsi gli spiriti che hanno molti poteri, ad esempio per superare un esame a scuola, coronare un sogno d’amore, aumentare la fertilità, concludere buoni affari, curare malattie etc

Per accedere al tempio è necessario affrontare ben 772 gradini che portano in cima al picco da cui si gode un magnifico panorama.